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giovedì 22 dicembre 2011

Le difficoltà di una ragazza con Dsa.

Pubblichiamo un'altra testimonianza di una ragazza con Dsa.
Io sono una ragazza, e da qualche anno ho saputo di avere un distrubo di DSA. So che non è una malattia, però è sempre stato un disagio per me. Fin da quando ho iniziato ad andare a scuola, alle elementari, avevo notato che c'erano dei miei compagni che erano più veloci, e capivano meglio le informazioni, ma non pensavo di essere dislessica.
Quando lo dico, ci sono spesso persone che non sanno nemmeno che cosa vuol dire, pensano che io non sappia ne leggere, ne scrivere, ma non è così, anzi. Invece, ci sono altre persone che non vogliono capire quello che in realtà è. Molte volte le mie professoresse mi dicevano che non studiavo abbastanza, ma non era così, e io non capivo. E anche adesso, che so di esserlo, alcuni continuano a ritenere che non sia nulla di grave. Hanno ragione, non lo è. Ma è brutto sapere che tu devi fare più sforzi degli altri, soprattutto nell'ambito scolastico, ma non solo e nonostante tutto mi stanco prima a studiare, quando leggo devo rileggere più volte per memorizzarlo, e rimane il fatto che non voglio che nessuno mi chieda di leggere durante la lezione. Ho paura di sbagliare, e che i miei compagni si accorgono che io sono diversa, perchè quando qualcuno capisce che una persona è diversa da lei, pensano che non sia normale.
Ho incontrato persone, ma soprattutto professoresse che dicevano che io dovevo impegnarmi di più, che non facevo abbastanza, che il mio studio era troppo superficiale. A volte, per colpa di questi giudizi, mi sono anche abbattuta. Perchè dovevo fare più cose, e avere sempre meno risultati soddisfacenti? Perchè non mi sono mai sentita, almeno la maggior parte delle volte, gratificata di tutti i miei sforzi. Mi sento sempre come ''uno scalino sotto gli altri''.
Mia mamma, però, mi dice sempre che devo credere nelle mie abilità, e che un giorno verrò ripagata di tutte queste insoddifazioni. Infatti, grazie a lei, a mio fratello, dislessico pure lui, non ho smesso di provare e ho anche intrapreso una scuola difficile. Nonstante questo, ricevo abbastanza aiuto da parte dei miei insegnanti ma ancora in certi momenti mi accorgo che quando mi dicono che i miei termini sono imprecisi, ci metto troppo tempo a rispondere, di nuovo affronto la mia difficoltà. Infine, spero che in un futuro tutti quelli che hanno la mia difficoltà abbiano più aiuti e che vengano apprezzati per i loro sforzi.

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